IL GIORNO DEL RICORDO AD ANZIO E NETTUNO

Istria, Fiume, Dalmazia… Italia!

Nettuno, 10 Febbraio – Dopo le celebrazioni istituzionali della prima mattinata, la comunità dei patrioti di Anzio e Nettuno si è riunita per commemorare i Martiri delle foibe e ricordare l’esodo giuliano-dalmata al Campo della Memoria. Qui è stata officiata una Santa Messa in rito latino in suffragio delle anime delle vittime della barbarie slavo-comunista e dei Caduti della RSI che difesero, fino all’ultimo uomo, il confine orientale italiano.
Il binomio Campo della Memoria – Giorno del Ricordo è un binomio consolidato negli anni, quando ancora imperversava l’ideologia ciellenista che negava il giusto ricordo della più grande tragedia che ha colpito la nostra Nazione. Quando si negava un luogo ove poter rendere onore ai Martiri e solo il Campo della Memoria accoglieva i patrioti che volevano rivendicare l’italianità dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Non a caso, in questo sacrario riposa anche il Marò Gavino Casella, di 18 anni, caduto nella Battaglia del Monte San Gabriele (Gorizia) nel Gennaio 1945, quando il Battaglione “Barbarigo” della Decima MAS sconfisse una intera Brigata titina, consacrando nel sangue italiano quei Sacri Confini per cui già 600.000 nostri connazionali si erano immolati durante la Grande Guerra e i comunisti – Slavi e “Italiani” – volevano, in quei mesi, annettere alla sorgente Iugoslavia del dittatore Tito.
La cerimonia, organizzata dal Circolo “Barbarigo” in collaborazione con Giuseppe Mindopi, ha visto la partecipazione di un folto pubblico, tra cui gli ex-Consiglieri comunali Rodolfo Turano e Genesio D’Angeli; Alfredo Restante, figlio di Aristodemo, storico Segretario cittadino del MSI; il Dott. Pietro Cappellari, fondatore del Parco della Rimembranza e dei Martiri delle foibe di Nettuno, fiduciario del Comitato 10 Febbraio e Socio onorario della Fameia Capodistriana della Libera Provincia dell’Istria in Esilio.
Presenti anche le rappresentanze delle Associazioni d’Arma, tra cui l’Associazione Nazionale Polizia di Stato e i Paracadutisti “La Squadra di Santo”, guidati dal locale Presidente di AssoArma Iridio Palomba.
Nel pomeriggio, il Circolo “Barbarigo” ha reso omaggio ufficialmente ai cippi dei Martiri delle foibe di Anzio e di Nettuno con una breve ma toccante cerimonia in cui si è rinnovato il giuramento di fedeltà ad un’Idea di Patria che vive oltre il tempo.
Nei prossimi giorni, il Circolo “Barbarigo” presenterà al Comune di Nettuno una richiesta ufficiale per poter avere in affidamento la cura del decoro dell’Ara dei Martiri delle foibe che, abbandonata a se stessa, offende il giusto omaggio che tutti gli Italiani degni di questo nome devono alle popolazioni giuliano-dalmate, esempio eterno di patriottismo.

Lemmonio Boreo