D’ANNUNZIO “TORNI” A NETTUNO!

L’appello alle istituzioni del Dott. Pietro Cappellari

A due anni dall’uscita del monumentale Fiume trincea d’Italia. Il diciannovismo e la questione Adriatica: dalla protesta nazionale all’insurrezione fascista 19181922 (Herald Editore), il Dott. Pietro Cappellari – Direttore della Biblioteca di Storia Contemporanea “Coppola” – torna a parlarci di d’Annunzio e del suo rapporto con il sorgente fascismo. È uscito, infatti, il suo ultimo studio D’Annunzio in libertà. Il Vate e il Fascismo, oltre le manipolazioni del “politicamente corretto (Passaggio al Bosco).

«Già nel 2014 – ha dichiarato Cappellari – costituimmo, insieme al Prof. Alberto Sulpizi, un comitato dannunziano per una riflessione sul rapporto che esiste tra il Poeta-eroe della Nazione italiana e Nettuno. Fummo i primi ad organizzare un’importante mostra al Forte Sangallo e denunciare la rimozione della memoria storica attuato nel corso del dopoguerra. Si pensi che avevamo due luoghi pubblici dedicati a d’Annunzio, la piazza della stazione e l’attuale Via Cristoforo Colombo. Purtroppo, l’ignoranza e l’odio politico hanno agito come una mannaia sulla nostra identità, modificando la toponomastica, anche se – bisogna evidenziarlo – Via Colombo de iure ancora è Via d’Annunzio, non essendosi mai trovata la documentazione sul regolare cambio di nome. Oggi, in un periodo di decadenza e sovversione, bisogna tornare alle nostre radici e ad amare la nostra storia. Per questo reputiamo necessario che sulla facciata di Villa Borghese sia affissa una lapide che ricordi i componimenti dannunziani qui elaborati, come speriamo che il prossimo teatro della nostra città sia dedicato a Gabriele d’Annunzio. Un comitato di cittadini sta già lavorando per tutto questo».

Lemmonio Boreo

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